Soddisfatti? Gelosi? Sulla decisione di non essere monogami
E se aveste un partner ed entrambi foste d’accordo ad avere altri partner sessuali o romantici? Questo non equivale a fare le cose di nascosto o tradire; è quel che le scienze sociali chiamano non-monogamia consensuale.
Qualche settimana fa, nel mio post Le relazioni monogame sono davvero meglio?, ho cominciato a discutere di un articolo che esamina gli studi esistenti sulla non-monogamia consensuale. Ho dato alcune definizioni fondamentali e identificato la mia posizione in questa disputa. Poi ho affrontato la domanda se la monogamia offra «una vita piena di sesso eccellente e sicuro».
Oltre al sesso spumeggiante e sicuro, si suppone che la monogamia offra anche relazioni benedette da maggiore soddisfazione e minore gelosia. Questo secondo il buon senso comune. È fondato?
Di nuovo, mi rivolgerò alla rassegna nell’articolo di Terry Conley e dei suoi collaboratori (i riferimenti sono in fondo). La ricerca finora condotta ci dice poco sulla soddisfazione delle coppie eterosessuali consensualmente non-monogame. Ci sono, però, alcuni studi che comparano le relazioni monogame e consensualmente non-monogame tra gay (le percentuali di relazioni consensualmente non-monogame sono più alte tra gay che tra lesbiche ed eterosessuali).
Ecco ciò che quegli studi hanno evidenziato, come riassunto da Conley e colleghi:
- «(…) i gay in relazioni consensualmente non-monogame sono del tutto comparabili ai gay in relazioni monogame, per quanto riguarda il livello di soddisfazione».
- «Gli omosessuali riferiscono che le loro relazioni aperte soddisfano il loro bisogno di intimità così come il desiderio di varietà sessuale. Inoltre, gli uomini in queste relazioni spesso si sentono più intimi con il partner, una volta accordatisi per la non-monogamia. Come la monogamia può offrire un senso di supporto e protezione, la non-monogamia consensuale può offrire il supporto emotivo di una relazione primaria consentendo nel contempo l’esplorazione di altre relazioni sessuali».
Ora, passiamo alla gelosia. Negli studi sulle convinzioni della gente, ci sono dati forti e coerenti che la gente pensi che la monogamia comporti meno gelosia. Per quanto riguarda quel che realmente accade, i dati raccontano una storia diversa.
- «(…)in realtà i livelli di gelosia erano più bassi per quelli in relazioni consensualmente non-monogame che per quelli nel campione monogamo».
- Sulle relazioni consensualmente non-monogame: «la gelosia è più gestibile in queste relazioni che nelle relazioni monogame, e viene percepita come meno dannosa».
Conley e collaboratori aggiungono: «Poiché altre relazioni sono esplicitamente permesse, gli episodi di gelosia dovrebbero essere minori quasi per definizione, nelle relazioni consensualmente non-monogame. Eppure, il fatto che la gelosia venga gestita dagli individui in relazioni consensualmente non-monogame, anziché essere subita, è in contrasto con le supposizioni sulla monogamia portate dai partecipanti alla nostra ricerca».
Nell’ultima parte di questa serie dedicata alla non-monogamia, presenterò le prove raccolte dallo stesso studio pertinenti alla domanda: e per quanto riguarda i bambini?
Bella DePaulo
Riferimenti
Conley, T. D.; Ziegler, A.; Moors, A. C.; Matsick, J. L.; Valentine, B. A critical examination of popular assumptions about the benefits and outcomes of monogamous relationships, in Personality and Social Psychology Review (2012).
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Tratto da: Satisfied? Jealous? On Deciding Not to Be Monogamous
Traduzione di Elena Gallina, @RunAwayChicken.
Bella DePaulo è una psicologa sociale, autrice di Singled Out: How Singles are Stereotyped, Stigmatized, and Ignored, and Still Live Happily Ever After e Single with Attitude: Not Your Typical Take on Health and Happiness, Love and Money, Marriage and Friendship. La sua attività di ricerca e divulgazione si concentra sul ruolo e sulla figura dei single nella società moderna, sugli stereotipi gravanti su questa categoria e sulla loro fondatezza o meno.
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